L’inferno della droga

Narconon Alfiere
(Foto di Page Light Studios/Shutterstock.com)
 

A seguire la storia di un nostro ospite, che si trova alla fine del suo percorso di recupero e descrive cosa è significato per lui poter uscire dall'inferno della droga.


“L’uso di sostanze stupefacenti è una vera e propria piaga per la nostra società; distrugge vite, famiglie e intere comunità.

Nel mio caso, la droga è stata subdola. Quando avevo 13 anni, ho iniziato a bere alcol durante le feste con gli amici; a 14, ho iniziato con le canne prima con gli amici e poi in solitaria. Questa dipendenza si è protratta per 15 lunghi anni.

A 18 anni, ho conosciuto i rave party e ho iniziato con altre droghe come l’MDMA. Da quel momento in poi, ogni weekend facevo uso, nella speranza di ricreare le sensazioni della prima volta. Ma non è mai come la prima volta e ogni volta per sentire qualcosa in più dovevo aumentare le dosi.

Poco dopo, diventai dipendente dalla cocaina... Con lei mi sentivo sicuro di me, non riuscivo a resisterle. Nel frattempo, continuavo ad usare anche altre sostanze come l’LSD, i funghetti e la mescalina.

A 27 anni, ho sperimentato una delle sostanze più subdole in assoluto, il crack.

Successivamente, decisi di volermi ripulire e optai per andare in comunità. Ma non fu efficace; le droghe che utilizzavo vennero semplicemente sostituite con gli psicofarmaci e, una volta fuori, l'incubo ricominciò da capo.

Dopo questa esperienza, all’età di 29 anni, decisi di cercare un altro centro e trovai il Narconon, che non utilizzava farmaci o sostanze sostitutive per riabilitare le persone dall’alcol e dalle droghe. Qualche giorno dopo il mio accesso in struttura, ho sperimentato cosa volesse veramente dire sobrietà, una cosa che ormai erano anni che non sperimentavo.

“Ad oggi, sono ad un passo dal terminare il mio programma qui al centro e posso dire con estrema certezza di essere tornato quello che ero prima di conoscere le sostanze.”

Ad oggi, sono ad un passo dal terminare il mio programma qui al centro e posso dire con estrema certezza di essere tornato quello che ero prima di conoscere le sostanze.

Le mie aspettative per il futuro sono davvero elevate! Posso affermare una cosa alla fine di tutto questo: senza l’aiuto di qualcuno che sappia cosa fare, uscire da soli dal tunnel delle dipendenze è pressoché impossibile.

I giovani dovrebbero essere informati costantemente dei reali pericoli delle droghe, o se comunque è troppo tardi e ti trovi già immerso nel tunnel, chiedi o accetta l’aiuto che ti viene dato!”

Mattia, Ospite Narconon Alfiere



Se rivedi la tua storia, o quella di un tuo caro, in quella di Mattia e hai bisogno di una mano per uscirne, chiama oggi stesso il centro Narconon Piemonte.

Siamo pronti ad aiutarti.


AUTORE

Ugo Ferrando

Nel 1974 ha introdotto i metodi di miglioramento sociale di L. Ron Hubbard in Italia e da oltre un quarto di secolo è il portavoce del Narconon Sud Europa.

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