Lo staff del Narconon
Questo è il ritratto di uno staff del Narconon, parecchie centinaia in tutto il mondo, dall’estremo oriente al continente americano, in Africa e in Europa.
Il primo tratto da raffigurare è l’intenzione perché senza quella non si va da nessuna parte. Per lo staff del Narconon l’intenzione è quella di tirar fuori dal fango della droga e dell’alcol i suoi sfortunati fratelli e le sue sorelle. Nella maggior parte dei casi, lo staff del Narconon ha passato parte della sua vita nelle stessa condizione. Poi ne è uscito, grazie al nostro programma, pertanto sa bene che, per quanto dura, la strada c’è ed è ben asfaltata e protetta dai guardrail dell’etica.
Il secondo tratto e quello dell’attenzione, indispensabile quando ci si confronta con il male e le sue mille forme.
Ma anche qui, l’esperienza è di grande aiuto e bisogna assolutamente sapere quando il diavolo bluffa (sempre) nella partita della vita.
Il terzo e ultimo tratto è la comunicazione: la più importante tra tutte le pennellate del ritratto. Attraverso questa e scambiando comunicazioni con tutti gli altri ospiti di un centro, lo staff del Narconon compie il miracolo della guarigione dalle droghe e dall’alcol.
Lo fa senza psicofarmaci, ma con le sole tecniche del nostro programma di cui una è la base: lo staff del Narconon sta di fronte con dedizione a qualsiasi cosa ed assiste qualunque persona gli sia affidata.
“Sono entrato qui al Narconon Alfiere arroccato su un unico pensiero, peraltro sbagliato:”Io ho ragione”. Avevo la convinzione malsana di avere già tutte le risposte quando invece non avevo più davvero uno scopo. Passando attraverso tutti gli errori fatti ho iniziato a ripensare e a comprendere davvero la parola “aiuto”.
Ieri notte, mentre davo assistenza ad una astinente ho ritrovato il mio scopo primario. Ho compreso davvero la responsabilità di dare aiuto a una persona con lo scopo reale di farlo e non perché è un obbligo. Sebbene stanco, ho ritrovato il piacere di vedere che se applicato correttamente ciò che si appende sui materiali il risultato arriva sempre.
Mi sento un uomo nuovo e nuovamente motivato.
Ringrazio la direzione e tutti gli staff di avermi concesso il privilegio di essere qui e di essere arrivato a questa nuova e profonda consapevolezza.”
Alessandro
