Tutto fa parte del gioco

Oltre a curarsi dell’aspetto nutrizionale, c’è un altro modo di occuparsi del problema della dipendenza: i Procedimenti Oggettivi.
Poiché le droghe tendono a spingere una persona nelle esperienze del passato e a fissare la sua attenzione in quei momenti, i procedimenti che guidano gran parte della sua attenzione verso l’esterno, l’aiutano a staccarsi dal passato.
I Procedimenti Oggettivi aiutano una persona a tornare nel presente e a prendere maggior coscienza dell’ambiente in cui si trova e delle altre persone, allontanandola inoltre dai problemi del passato. Più si è in grado di affrontare il presente senza restare ancorati al passato, più si riesce a godere della vita. Si può instaurare una comunicazione migliore con l’ambiente come è adesso, non com’era. Raggiungere questa condizione sarebbe una cosa davvero utile per tutti, ma per chi ha fatto un massiccio uso di droghe e ne ha subito le conseguenze distruttive, può essere una rivelazione.
“Oggi ho completato una fase a mio dire “speciale” del programma Narconon. Si tratta appunto di una fase molto importante, sia per la situazione in sé, sia per la riscoperta di una vita serena e libera da droghe.
Questa fase, gli Oggettivi, mi ha fatto sperimentare qualsiasi cosa, sia negativa che positiva. Negative si fa per dire, visto che fa tutto parte del gioco in sé.
Ci tengo a dire che mi sono completamente lasciato andare a questi procedimenti e tutto questo mi ha portato a ricevere in cambio una spinta fortissima, facendomi trarre il massimo dei benefici.
Sento che veramente mi sono liberato da tanti blocchi mentali che prima avevo. Ho infranto muri di emozioni negative passandoci attraverso e superandole.
Ho capito a pieno determinate consapevolezze, sia sulle mie emozioni e sensazioni, sia sul mio corpo in sé. Ho riscoperto valori aggiunti del mio essere e appreso nuove doti di pensiero e mentali.
Pian piano, ho scoperto e “sbloccato” nuove aree della mia mente che mi hanno portato a una ottima comunicazione, sia con gli altri, sia con me stesso. Le mie sette personalità si sono strette e unite in un caldo abbraccio mentale. Tutto ciò mi ha dato nuovi stimoli ed emozioni.
Così facendo, ovvero andando in accordo con tutti i me interni, mi ha portato a scoprire alcuni motivi per i quali ho iniziato a far uso di droghe.
Si passa dalla noia (che non riguarda in sé quella parola, bensì è un discorso più complesso), al turbamento dovuto o indotto da persone non sincere con se stesse e con gli altri, che quindi hanno immesso in me, volente o nolente, un turbamento che, pian piano, è cresciuto in maniera esponenziale. La troppa sicurezza in me e nelle mie capacità; infine, ma non ultimo, la consapevolezza di aver perso il controllo della mia vita e di ciò che mi circondava.
Tutto questo mi ha dato un’ulteriore spinta verso un futuro libero da droghe, ma anche libero da ostacoli mentali. Mi ha pure dato una forza e una determinazione enorme, nel cercare una via sicura.
Le domande che mi frullavano in testa erano queste: dovrei aver paura del futuro? Cosa potrei fare per non ricadere in queste trappole mentali?
Risposte, al momento, ancora non ne ho perché il programma è ancora lungo, tuttavia so con certezza, che se sono arrivato a queste considerazioni e consapevolezze, ho già fatto un bel lavoro a riguardo.
Per tutto questo, ringrazio me stesso e tutti gli altri me. Ringrazio di cuore Giancarlo che me le ha tirate fuori, si fa per dire, visto che è tutta farina del mio sacco.
Ringrazio Anna, che con la sua empatia mi ha toccato e liberato di tutto e infine ringrazio tutti, studenti e staff, per il supporto mostrato. Un grandissimo abbraccio a tutti.
Vi voglio molto bene.”
Marco, Ospite Narconon Alfiere