Paura del buio

 

Sin da quando sono entrato al centro Narconon Alfiere ho avuto in mente un quadro di René Magritte che ha per titolo 'La riproduzione vietata'. Nel quadro è raffigurato un uomo vestito in abito scuro, molto elegante, intento a guardarsi in uno specchio di fronte a se.

Però l'unica cosa che vede in quello specchio è se stesso di spalle, perché non riesce a vedere altro. Ho avuto questo quadro in testa dall'inizio alla fine del programma Narconon.

Dopo questi mesi, dopo aver completato questo fantastico percorso in cui non solo mi sono completamente disintossicato, ma ho potuto essere me stesso sin da subito, senza portare maschere.

Dove ho avuto il piacere di conoscere uno staff di professionisti che mettono anima e corpo per il prossimo trasmettendo questo agli ospiti del centro che, a loro volta, ti trasmettono il loro amore e il loro interesse reale nel volere il tuo bene.

“Ritrovando me stesso, avendo piena consapevolezza di ciò che sono, di quello che ho fatto a me e a chi mi vuole bene, ho sradicato completamente le ombre che mi tormentavano portandomi all'esasperazione, restituendo alla mia famiglia un figlio che ormai sembrava non esserci più e dando nuova luce ai miei occhi.”

Ritrovando me stesso, avendo piena consapevolezza di ciò che sono, di quello che ho fatto a me e a chi mi vuole bene, ho sradicato completamente le ombre che mi tormentavano portandomi all'esasperazione, restituendo alla mia famiglia un figlio che ormai sembrava non esserci più e dando nuova luce ai miei occhi.

Adesso, ricordando quel quadro, io posso vedermi in quello specchio; posso vedere il mio volto, i miei occhi. Adesso non ho più paura del mio buio.

Grazie.

Giovanni, Ospite Narconon Alfiere