Chinare il capo

Al Narconon Alfiere, uno degli aspetti fondamentali del percorso di riabilitazione è aiutare la persona a ritrovare lucidità, presenza mentale e controllo su sé stessa. Migliorare la concentrazione, la calma interiore e la capacità di comunicare senza essere travolti dalle emozioni. Questo è un modo per rafforzarsi, specialmente in un momento in cui la persona sta cercando di uscire dalla dipendenza e rientrare in contatto con la realtà.
“Essere lì? Una domanda da un milione di dollari.
All’inizio ero molto scettica all’idea di dover stare seduta immobile con gli occhi chiusi. Avendo un’iperattività e una distrazione dell’attenzione marcata, mi sentivo amareggiata al pensiero di non poterci riuscire. Eppure, proprio grazie a questo e alla perseveranza, sono riuscita a credere di più in me stessa, soprattutto essendo sincera con me, affrontando tutte le difficoltà, le incertezze e i turbamenti.
Ho imparato a lasciare andare i pensieri, a dar loro il giusto spazio e tempo, in modo più ragionato. Questo mi ha resa più capace di riflettere sulla mia vita, sui miei affetti…
A volte, le parole non dette – come il silenzio dell’esercizio – valgono più di mille parole pronunciate senza averci davvero pensato. Ora riesco a farlo con più consapevolezza verso me stessa e, di conseguenza, anche con gli altri e con le situazioni che la vita mi presenta.
Infatti, grazie a ciò, posso dire di aver toccato con mano qualcosa di nuovo. Anche se minimamente, ho iniziato a pensare a me, a darmi più valore.
Prima di chinare il capo, alzo lo sguardo.”
Maria, Ospite Narconon Alfiere