Giovani decrepiti

 

Venticinque anni sono pochi: è piena gioventù, meno di un terzo della vita media, ma per un tossicodipendente è già un’età decrepita, segnata da mille cicatrici nel corpo e nell’anima. Ma quando quelle tempeste della vita sono passate, quando la vita vera riaffiora dal nulla durante il programma Narconon, allora si sente un urlo: l’urlo di ribellione della rinascita dalle droghe e dall’alcol.

“Oggi è il giorno del mio 25° compleanno e già questo, per come ho vissuto, è un successo. Oggi sono nato e oggi rinasco nuovamente perché sto scoprendo la mia forza, il non riuscire a farmi piegare senza spezzarmi, fronteggiando me stesso, ogni mia paura che ogni giorno mi trovo ad affrontare.

“Oggi sono nato e oggi rinasco nuovamente perché sto scoprendo la mia forza, il non riuscire a farmi piegare senza spezzarmi, fronteggiando me stesso, ogni mia paura che ogni giorno mi trovo ad affrontare.”

Oggi ritrovo me stesso, dopo aver affrontato con successo un difficile esercizio, ma come ogni volta nella mia vita, più il gioco si fa duro e più gioco duro, combattendo come un leone, non importa quante cicatrici abbia accumulato, quante botte e delusioni abbia affrontato il mio spirito è qui, come quello di un guerriero, pronto a combattere per ciò che è giusto, per la mia famiglia, per tutti coloro che mi stanno vicini, quindi capisco che non importa quanto si cada, ma quanto ci si riesca a rialzare e combattere a denti stretti.

Capisco sempre di più di essere un vincente perché forse quelli come me hanno sempre perso per poter vincere, e come mi dice il mio super papà, il perdente rimane a terra, il vincente cade alla stessa maniera, ma trova sempre la forza di rialzarsi anche nella situazione peggiore.

E qui che si inizia a giocare e qui che ritrovo me stesso da oggi.”

Alessio, Ospite Narconon Alfiere