L'odore del caffè

È quasi incredibile osservare un ospite del Narconon Alfiere stupirsi davanti alle cose semplici della vita: il profumo del caffè al mattino, un sorriso sincero, il colore del cielo. Dopo anni in cui la droga aveva oscurato ogni percezione e soffocato ogni emozione, la mente torna gradualmente a riconoscere ciò che è autentico e bello. Questo stupore non è banale: rappresenta il segnale concreto di una rinascita interiore. Nel percorso di riabilitazione, la persona riscopre la sensibilità, la gratitudine e la capacità di provare gioia. È in quei momenti che si comprende quanto la libertà dalla droga sia il più grande dei traguardi.
“Ora sono un nuovo ragazzo: sono libero, pulito e contento. Guardo le macchine passare e penso che sarà bello ritornare a vivere la vita come ero prima delle droghe.
Posso vivere e sapere cosa è giusto o sbagliato, cosa è bene e cosa è male e mi si apre un mondo. Il mondo fuori non è facile, ma io mi metterò in gioco per fargli vedere che io posso vivere anche senza droga ed essere felice.
La droga non è felicità, ma è la distruzione delle persone, come è successo a me. Mi sono svegliato un giorno, mi sono guardato allo specchio... non deve finire così! Mi viene da piangere: sono finalmente libero dalla droga!
Grazie Narconon Alfiere.”
Simone, Ospite Narconon Alfiere


