Non potevo scappare

“Sono partito da casa con la consapevolezza che la mia vita non poteva più andare avanti così. Per i miei figli, la mia famiglia e, soprattutto, me stesso. Fa male mettere tutto a rischio.
Arrivato qui al Narconon Alfiere mi sono sentito ancora peggio: è stato uno shock! Per la prima volta mi è stata tolta la possibilità di sentire le persone che amo di più al mondo e per la prima volta sono stato obbligato a confrontarmi con me stesso. Non potevo più scappare!
La prima sera ho pianto e mi sentivo male, ma col passare dei giorni questa sensazione è andata scemando e ho cercato di trasformarla in stimolo, cercando di mettere da parte il mio orgoglio.
Poi sono arrivati i sintomi dell'astinenza e ho sentito che cominciavo a soffrire anche io e non solo più per gli altri. Lì ho capito che si cominciava a fare davvero sul serio.
È stata dura. Per due notti di incubi, sudore, sogni orribili e tante angosce scatenate sicuramente dai miei errori e dall’arresto brusco delle droghe.
Oggi mi sento di aver già fatto un piccolo grande passo e sono felice di essere qui, carico come una molla per riprendermi e cercare la vita che voglio, per me e per i miei cari.”
Luca, Ospite Narconon Alfiere