Sul ring
Iorel ha affrontato il programma Narconon con la giusta grinta. Ha indossato i guanti da boxe ed ha affrontato l'incontro della vita.
“Scrivo questa testimonianza perché ormai sono arrivato all'undicesima ripresa dell'incontro con la mia vita di prima.
Posso dire che per me é stato molto difficile combattere contro l'avversario più forte del mondo. Ogni mattina lo vedo allo specchio quando mi sveglio. Lo conosco meglio di chiunque altro perché sono io stesso.
Durante questo incontro, organizzato dal programma Narconon al centro Alfiere, ho realizzato quanto male ho fatto alla mia famiglia, ai miei amici, alla società.
Vi posso assicurare che in ogni ripresa dell'incontro affrontavo un demonio, che viveva dentro di me, diverso dal precedente.
Ognuno di questi demoni mi ha buttato giù al tappeto più e più volte, ma ogni volta mi sono rialzato e ho combattuto finché non li ho mandati al tappeto tutti, uscendo vincitore da ogni ripresa.
In questo incontro lo capito chi sono e quanto valgo veramente e ho capito anche come usare le mie capacità acquisite per riparare i danni commessi in passato, quando ero posseduto da questi demoni che ormai ho sconfitto.
Voglio ringraziare tutto lo staff che mi ha aiutato e mi ha dato la possibilità di affrontare me stesso su questo ring chiamato Narconon Alfiere.
Grazie anche ai miei compagni che mi hanno sostenuto e mi sono stati vicini quando tornavo in camera, la sera, pieno di 'botte'. Grazie a loro, tornavo a combattere con nuove forze, il giorno seguente.
Voglio concludere con la frase di un grande pugile: ‘Non importa quante volte cadi a terra, importa quante volte ti rialzi e continui a combattere.’”
Iorel, Ospite Narconon Alfiere