Miti da sfatare

Anche se la tossicodipendenza è così diffusa, ci sono molte credenze sbagliate su questo problema: i falsi miti.  

la donna legge i miti

MITO 1: “Il superamento della dipendenza è solo una questione di forza di volontà”.

Quando qualcuno prende una droga o beve alcolici, il suo cervello produce un ormone chiamato dopamina. Questo è lo stesso ormone che viene rilasciato quando si prova felicità o piacere. Il tossicodipendente ottiene la stessa sensazione di piacere artificialmente e ad un livello estremamente alto.

Poiché la dopamina è presente ad un livello innaturalmente alto, il cervello inizia a ridurre la propria produzione naturale di dopamina, cercando di livellare questi alti e bassi. L'intero corpo si adatta gradualmente alla presenza di queste sostanze tossiche e quando ci si astiene dal prenderle, il dolore, la malattia e l'infelicità prendono piede. Senza queste, ci sono livelli anormalmente bassi di dopamina nel cervello.

L'ex tossicodipendente ora non prova alcun piacere dalla vita e si sente come se non debba provare mai più piacere. In tutto il corpo le cellule reagiscono all’astinenza di droghe o di alcool. I sintomi variano a seconda di quale sostanza si sia smesso di assumere, ma in generale la persona si sente male.

Withdrawal spinning

Si sente agitata, nervosa, ansiosa, paranoica o ha persino idee suicidarie. Il suo corpo soffrirà di crampi, dolori muscolari e ossei profondi, vomito, perdita di appetito o insonnia. Una persona ha detto che mentre attraversava l’astinenza, gli sembrava di essere pazza, incapace di pensare a qualsiasi cosa, eccetto prendere più droghe. Un giovane che si ritirava da un oppiaceo disse che sentiva come se le sue ossa si stessero sciogliendo.

Descrivere il processo di superamento della dipendenza come una semplice questione di forza di volontà è una grave travisazione dell’agonia dell’astinenza. Questo è il motivo per cui così tante persone che vogliono disperatamente smettere di usare droghe sono ricacciate nella droga, ancora e ancora, contro la loro volontà.

MITO 2: “La dipendenza è una malattia senza cura”.

La dipendenza è qualcosa che può essere superata e, come primo passo, è necessario completare un programma di riabilitazione che raggiunga risultati stabili. Come parte del programma Narconon, riceverai molti integratori alimentari, riposo e tutto il tempo e l'attenzione di cui hai bisogno affinché questa esperienza possa essere l’ultimo programma di riabilitazione che ti condurrà a una vita stabilmente sobria.

MITO 3: “I tossicodipendenti devono arrivare al fondo prima di poter migliorare”.

Con i nostri giovani che finiscono negli ospedali di tutto il paese per overdose o in coma alcolico, dobbiamo riconsiderare la necessità di un intervento precoce per salvare vite umane. I tossicodipendenti devono entrare in un centro di riabilitazione il prima possibile perché la loro sopravvivenza è a rischio.

Se un tossicodipendente dice di non volere aiuto, chiedete assistenza per un intervento del Narconon a domicilio, i nostri operatori sono molto bravi nel convincere un tossicodipendente a convenire che devono venire a farsi salvare.

problemi a convincere

MITO 4: “Non puoi costringere qualcuno a farsi curare”.

La dipendenza è involontaria e un tossicodipendente non è spesso consapevole del proprio bisogno di attenzioni. Talvolta, il trattamento involontario può funzionare. Tuttavia, al Narconon, il tossicodipendente deve essere disposto a venire per svolgere il programma. Di nuovo, se tu dovessi avere problemi a convincere un tossicodipendente ad accettare di aver bisogno di riabilitazione, chiama il Narconon e chiedici di aiutarti. I nostri operatori sapranno come convincerlo a darsi una possibilità di sopravvivenza aprendo un piccolo varco nel muro della tossicodipendenza e quindi entrare per toccare quello che resta del suo spirito e comunicare con lui.

MITO 5: “Il trattamento non ha funzionato prima, quindi non funzionerà ora”.

La maggior parte dei programmi di trattamento sostituisce una dipendenza illegale con una dipendenza legale, ma l'obiettivo della riabilitazione dovrebbe essere quello di ottenere una vita sana e libera dalle sostanze tossiche, come il metadone o la buprenorfina. Per oltre mezzo secolo, il programma Narconon ha dimostrato che quando una persona può superare i problemi o la mancanza di capacità nella vita e si avvia nel recupero dall'abuso di droghe o alcol, può riemergere in una nuova vita sobria. Per migliaia di persone, il Narconon è stato l'ultimo programma di riabilitazione di cui avessero avuto bisogno.


AUTORE

Ugo Ferrando

Nel 1974 ha introdotto i metodi di miglioramento sociale di L. Ron Hubbard in Italia e da oltre un quarto di secolo è il portavoce del Narconon Sud Europa.

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